Approvato con Delibera del Consiglio Federale N 03-11/190 del 29 Aprile 2011 Art. Giunse in seguito al calcio italiano, nella Seconda divisione, dove assunse la guida prima dell’Udinese nel 1927-1928, e poi del Faenza dal 1928 al 1930, chiudendo la stagione d’esordio a metà classifica e quella seguente con una salvezza ottenuta solo all’ultima giornata. Vycpálek iniziò la carriera di allenatore nel 1958 a Palermo, città in cui fece in seguito trasferire la sua famiglia dopo l’occupazione della Cecoslovacchia da parte dell’Armata Rossa durante la primavera di Praga. Nel 1960 è stato ingaggiato dall’Inter, su espressa indicazione del presidente Angelo Moratti che ne era rimasto ben impressionato dopo averlo affrontato proprio in Coppa delle Fiere. Dopo una stagione alla guida del Messina viene ingaggiato nuovamente dal Foggia, neopromosso in Serie B, alla cui presidenza c’è Pasquale Casillo. Le sue capacità tecniche e umane lo gratificano ancora con un incarico Oltr’Alpe, ponendolo alla guida della nazionale di Francia nel 1986-1987: nel primo anno dell’incarico porta i Blues alla promozione nella Pool A . I buoni risultati conseguiti nei campionati spagnoli ne agevolarono l’approdo in Italia, chiamato nel 1964 da una Juventus in cerca di un tecnico caparbio e dai modi intransigenti, per riportare disciplina in uno spogliatoio divenuto alquanto insubordinato. Da allenatore vinse due volte iil campionato con il Milan nel1979 e con la Roma nel 1983. Dal 2004 al 2016 ha guidato lo Šhachtar, dove decide di basare la propria formazione sul talento dei calciatori offensivi brasiliani: con il club vince 21 trofei nazionali (8 campionati ucraini, sei coppe nazionali e sette supercoppe nazionali) contrastando lo storico dominio della Dinamo Kiev nel calcio ucraino. Dopo aver rescisso il suo contratto con il club inglese nel 2007, firma con l’Inter dove in due stagioni vince due campionati (2009 e 2010), una Coppa Italia (2010), una Supercoppa italiana (2008) nonché una Uefa Champions League (2010), riportando i nerazzurri alla conquista del massimo trofeo continentale a quarantacinque anni di distanza dall’ultima volta. ( Chiudi sessione / Boškov di ritorno alla Samp negli anni ottanta come allenatore, dopo aver indossato il blucerchiato come giocatore nella stagione 1961 – 62. Zdeněk Zeman (Praga, 12 maggio 1947) è un allenatore di calcio ceco naturalizzato italiano, tecnico del Pescara. Venne esonerato dalla panchina del Palermo il 15 maggio 1960, poco ore prima dell’inizio di Inter-Palermo (3-3) per decisione del segretario Totò Vilardo. Contrariamente al 1938 ci troviamo oggi di fronte ad una affermazione di “scuola”, tanto più che diversi allenatori italiani siedono su importanti panchine all’estero come ad esempio Carlo Ancellotti al Bayern (dopo aver vinto trofei in tutta Europa) e l’ex c.t. La squadra adriatica totalizza 83 punti in 42 partite, vincendone 26 (14 in casa e 12 in trasferta), pareggiandone 5 e perdendone 11. Dalla stagione successiva è direttore tecnico del Brescia in serie B. Il primo anno con le Rondinelle si piazza primo posto in campionato ottenendo l’accesso diretto in Serie A e nella Coppa Italia viene eliminato al secondo turno dal Milan. Si tratta di: - Goodley, Pasteur e Rietman negli anni '10 In nerazzurro Herrera ottenne un secondo posto nel campionato del 1969-1970, alle spalle del Cagliari di Gigi Riva, ma anche a Milano il rapporto con la squadra andrà presto a deteriorarsi, con una vera e propria «rivolta» a opera dei senatori interisti culminata in un esonero sul finire del ’70. Nella stagione 1952-1953 si trasferì al Parma, con cui terminò la carriera da calciatore. Tra l’altro sia Juric sia Mihailovic hanno compiuto la gran parte della loro carriera di calciatori e pressoché interamente quella di allenatori in Italia (il torinista Sinisa ha diretto per un certo periodo e senza grandi risultati la nazionale serba). Vycpálek giocò a Torino soltanto la stagione 1946-1947 collezionando 27 presenze e 5 reti, dopodiché passò al Palermo, all’epoca in Serie B. Con il club siciliano, dove rimase per cinque stagioni, vede la definitiva consacrazione, centrando la promozione in Serie A già alla prima stagione (1947-1948) e divenendo capitano della squadra: così facendo, diventò il primo straniero ad aver vestito la fascia da capitano in un campionato italiano di Serie A. È stato anche il primo calciatore straniero del Palermo a segnare una tripletta in Serie A, nella partita del 23 ottobre 1949 vinta per 3-0 sulla Roma. Una visione del calcio che lo porrà in aperto contrasto, durante la sua esperienza juventina, con uno dei maggiori fuoriclasse dell’epoca, l’irriverente Omar Sívori. Fin dai primordi il pane della scienza calcistica in Italia è stato spezzato da allenatore stranieri. Allenatore dal 1979, ha guidato per un anno il Corvinul Hunedoara (team con il quale chiuderà la carriera agonistica nel 1982, per qualche tempo fu impiegato nell’innovativa veste di giocatore-allenatore) per poi dirigere la Nazionale dal 1981 al 1986, e ancora la Dinamo Bucarest fino al 1990, vincendo la coppa nazionale nel 1986 e ottenendo il double campionato-coppa nel 1990. In altri Paesi sembra piuttosto normale non avere un allenatore della stessa nazionalità dei giocatori, vedi gli esempi degli stessi italiani che hanno guidato altre nazionali, tra i più famosi: Maldini con il Paraguay, Lippi con la Cina, Scoglio con Tunisia e Libia, Capello con Inghilterra e Russia, Dossena con Ghana, Paraguay e Albania. Garbutt al Genoa fu il primo allenatore professionista a trasferirsi nel nostro Paese e, con intervalli dovuto alle guerre, vi rimase fino alla soglia degli anni ’50 allenando non soltanto il Grifone ma anche la Roma e il Napoli. Il percorso della squadra si arresta negli ottavi al cospetto della Colombia, vittoriosa per 2-0. Ha allenato anche la Reggiana e l’Inter. Helenio Herrera con Armando Picchi. Baiano, Signori e Rambaudi, il trio delle meraviglie del Foggia di Zeman. Nel 1997-1998 è l’allenatore dell’Oviedo, in Primera División spagnola. Il 20 luglio 2010 il vecchio presidente degli anni della ribalta Pasquale Casillo e altri imprenditori riacquistano ufficialmente il Foggia, richiamando come allenatore Zeman e riformando il trio del “Foggia dei miracoli” conGiuseppe Pavone come direttore sportivo. Morì il 27 aprile 2014, all’età di ottantadue anni. Dopo una modesta carriera da calciatore (vinse solo una Coppa di Francia con il Red Star nel 1942), si è affermato come tecnico di successo dapprima all’Atlético Madrid con il quale ha vinto due campionati spagnoliconsecutivi tra il 1949 e il 1952, e in seguito al Barcellona, dove è rimasto dal 1958 al 1960 conquistando altri due campionati spagnoli, una Coppa di Spagna e una Coppa delle Fiere. ( Chiudi sessione / Interrotta l’esperienza italiana per il conflitto mondiale, tornò in Ungheria dove si unì al movimento di resistenza nazionale. Il Milan di Carlo Ancelotti è tra le squadre più forti al mondo, se non la più forte se consideriamo il periodo 2002-2007: due Champions. La classifica perpetua, degli ultimi 10 anni, dell'era dei 3 punti, etc. A meno di clamorosi stravolgimenti, la Serie A 2017/2018 inizierà con due soli allenatori non italiani: nel 2012 l'ultimo precedente. Che poi è stato esonerato dalla Roma a metà del terzo anno. Nella storia della Nazionale Italiana, sono stati solo 5 i C.T. Questa è la lista completa delle commissioni tecniche, preparatori atletici e allenatori che si sono succeduti alla guida della Nazionale di calcio dell'Italia dal 1910 ad oggi. Il 2 giugno 2012 annuncia l’addio alla precedente squadra e il conseguente passaggio sulla panchina della Roma a partire dal 1º luglio 2012. Dopo aver debuttato in campionato in casa contro il Catania (2-2), il 2 settembre ottiene la vittoria a Milano contro l’Inter per 3-1 permettendo ai giallorossi di tornare a vincere in casa dei nerazzurri in campionato dopo cinque anni. In Supercoppa Europea, ha perso tre finali alla guida di tre squadre diverse (Porto nel 2003, Chelsea nel 2013, Manchester United nel 2017). All’undicesima giornata, il 1º dicembre, l’allenatore uruguaiano si dimette dopo la sconfitta esterna contro il Piacenza (3-2), sostituito da Arrigo Sacchi. In questo senso facciamo un punto fermo osservando gli allenatori delle squadre di Serie A per la stagione 1938 – 39, quella immediatamente successiva al secondo trionfo mondiale consecutivo degli azzurri che nella finale di Parigi avevano liquidato l’Ungheria per 4-2. Se ne vedono molte più di prima, fra tv di stato e collegamenti internet più o meno ballerini. Boškov nacque nel 1931 a Begeč, villaggio a una quindicina di chilometri da Novi Sad, nella provincia di Voivodina, all’epoca parte della Jugoslavia. Con la squadra di Rotterdam raggiunse i quarti della Coppa UEFA, concludendo il campionato in quarta posizione, mentre nell’annata seguente il club non andò oltre il decimo posto. Successivamente viene rivelato trattarsi di una neuropatia motoria di tipo diverso; Tabarez ha annunciato che non si ritirerà. Le squadre da lui allenate furono il Milan, il Verona (con cui ottenne la promozione in Serie A), ilMonza, il Varese, con altra promozione in Serie A, la Fiorentina (con cui perse una finale di Coppa Mitropa e una finale di Coppa Anglo-Italiana) e la Roma . In base agli artt. Tecnico dal carattere severo e inflessibile, nonché assertore di una rigida disciplina tattica e comportamentale, legò il suo nome al credo calcistico del movimiento — anticipando attraverso esso concetti poi portati alla ribalta dal calcio totale quali il pressing, l’assenza di posizioni fisse sul campo e il continuo movimento senza palla dei giocatori — che trovò la più fruttuosa applicazione nella cosiddetta Juve Operaiadegli anni 1960. Il secondo anno arriva quindicesimo in campionato ma Il Brescia retrocede in Serie B perché perde lo spareggio con l’Udinese. La breve parentesi all’Inter (1973) e il ritorno al Barcellona (con la vittoria di un’altra Coppa di Spagna nel 1981) ne hanno sancito la fine dell’esperienza in panchina. È attualmente, insieme al tedesco Joachim Löw, il commissario tecnico in carica da più tempo, entrambi alla guida delle loro nazionali dal 2006 (precede il tedesco di alcuni mesi, dato che è in carica dal marzo di quell’anno). News sulla Nazionale, la storia azzurra, tutti i giocatori, gli allenatori, l'andamento stagione per stagione, le squadre incontrate, gli arbitri e tutti gli incontri disputati dal 1910 ad oggi. Apprezzato tanto per le sue qualità di calciatore e allenatore quanto per la signorilità che ne contraddistingueva i modi, in campo come fuori, la Svezia ha dedicato a Liedholm un francobollo, per ricordare quello che secondo un sondaggio effettuato nel 1999 dal più diffuso quotidiano svedese è stato il più importante calciatore della sua storia. Czeizler cominciò la carriera da allenatore con i polacchi dell’ŁKS nel 1923, lanciando giovani calciatori come Antoni Gałecki, Romuald Feja e Roman Jańczyk, i quali sono annoverati tra i maggiormente importanti nella storia del club. Il 10 marzo 1991, dopo una sconfitta con il Cagliari, viene sollevato dall’incarico. Sono esclusi da questo opinabile elenco i già citati per quel che riguardava il campionato 1938: vi si trovano personaggi mitici come il già citato Garbutt oppure Egri – Erbstein, caduto a Superga con il grande Torino, ma non disponiamo degli elementi di conoscenza sufficiente nei loro riguardi per includerli in una qualche posizione di graduatoria. Clicca sulle intestazioni delle colonne per cambiare l'ordinamento dei dati
Terminata l’esperienza con l’Inter nel 1968, si è trasferito alla Roma, dove dal 1968 al 1973 ha vinto una Coppa Italia e unaCoppa Anglo-Italiana. Dalla stagione 2016-2017, è il nuovo allenatore del Manchester United, con il quale conquista un Community Shield (2016), una Coppa di Lega (2017) ed una UEFA Europa League (2017). Mircea Lucescu (Bucarest, 29 luglio 1945) è un allenatore di calcio ed ex calciatore rumeno ct della Nazionale turca. Salì così alla ribalta da tecnico come fautore del cosiddetto movimiento. Il sito ufficiale dell'AIAC - Associazione Italiana Allenatori Calcio, qui potrai trovare informazioni su come diventare allenatore, esercitazioni tecniche, informazioni sulla tutela dei tuoi diritti, su come svolgere correttamente il tuo ruolo da allenatore e tante informazioni utili per la tua passione di allenare 42 e 45 dello Statuto Federale e agli artt. Ciao Paolo… I giocatori non dobrebbero andarsene prima degli allenatori La sua prima stagione con la formazione russa termina con unaSupercoppa di Russia vinta contro il CSKA Mosca a inizio stagione e un terzo posto in campionato con l’accesso all’Europa League. Heriberto nel ’69 passò ai rivali dell’Inter, che allenerà fino agli inizi della stagione 1970-1971. Sempre nello stesso Paese si occupò, per una sola stagione 1930-1931, delle squadre giovanili della Lazio. Nel 1961, dopo aver smesso di giocare all’età di trentanove anni, il Barone iniziò una brillante carriera di allenatore. Uno dei migliori allenatori della sua generazione, è soprannominato The Special One (come lui stesso si era definito durante la conferenza stampa di presentazione al Chelsea). Con la compagine biancoceleste il tecnico boemo centra al suo primo anno il secondo posto, dopo aver battagliato per un certo periodo per lo scudetto, con il miglior attacco del campionato merito anche delle vittorie con largo margine con Fiorentina (8-2) e Foggia (7-1), oltre alle vittorie contro Inter (4-1), Milan (4-0) e Juventus (3-0), che si alternano a sconfitte come lo 0-3 incassato nel derby d’andata contro la Roma. Allenò anche il Viareggio e molte altre squadre del sud Italia. Tra il 1942 e il 1948 aprì un ciclo di vittorie all’IFK Norrköping, durante il quale la squadra ottenne cinque campionati e due coppe nazionali. Tra i precursori nel suo genere, si trattava di un sistema di gioco corale e votato alla difesa, una sorta di zona latinoamericana dove la corsa contava più della tecnica, con giocatori senza ruoli fissi in campo bensì con precisi movimenti da seguire, attaccando gli spazi e sfiancando gli avversari attraverso l’arma del pressing. AIAC Associazione Italiana Allenatori Calcio. Ermanno Ferretti. Dopo tre buone stagioni a Licata (tra cui la vittoria del campionato di Serie C2 del 1984-85, portando così la squadra siciliana per la prima volta nella sua storia in Serie C1), viene ingaggiato prima dal Foggia in Serie C1 venendo esonerato alla 27ª giornata (dopo la sconfitta 5-0 a Cosenza) e sostituito dal secondo Roberto Balestri, e poi dal Parma in Serie B, dove durante il precampionato riuscirà a sconfiggere per 2-1 il Real Madrid per essere poi esonerato qualche mese dopo. Il 2 febbraio 2013, dopo la sconfitta interna contro il Cagliari (2-4) della 23ª giornata e con la Roma all’ottavo posto in graduatoria, viene esonerato dall’incarico. Mourinho è inoltre l’unico allenatore ad aver vinto due volte sia la Champions League che l’Europa League e ad aver vinto almeno un titolo di campionato in Inghilterra, in Italia ed in Spagna (suo grande obbiettivo personale). La sua ascesa si concretizza con il trasferimento al Porto, dove in due stagioni e mezza vince due campionati (2003 e 2004), una Coppa (2003) e una Supercoppa nazionale (2003) ma soprattutto una Coppa UEFA (2003) e unaUEFA Champions League (2004). Da rilevare la sua parentale diretta con Zeman di cui era lo zio. Era colloquialmente soprannominato HH2 per distinguerlo dal più noto collega Helenio Herrera, questo ultimo famoso come HH; sempre per non confonderlo con l’omonimo Accaccone franco-argentino, Gianni Brera coniò per il paraguaiano il termine di Accacchino. Ordinamento attuale: Cognome allenatore. Lajos Czeizler (Heves, 5 ottobre 1893 – Budapest, 7 maggio 1969) è stato un calciatore e allenatore di calcio ungherese, che durante la sua carriera, estesasi per più di quaranta anni, conquistò tre campionati nazionali in altrettanti stati. Nel 1949 tornò in Italia chiamato dal Milan, portando con sé dal precedente club Gunnar Nordahl e Nils Liedholm, qi uali assieme all’altro svedese Gunnar Gren costituirono il trio Gre-No-Li. In queste stagioni lancerà nel calcio ad alti livelli anche Luigi Di Biagio, che ritroverà nel suo periodo alla Roma in cui, sotto la gestione del Boemo, riuscirà anche a conquistare la nazionale maggiore, Francesco Mancini e i due russi Igor’ Kolyvanov e Igor’ Šalimov. Massimiliano Allegri: Milan 2010-2011, Juventus 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019; 5 campionati. Soprannominato il Mago, è considerato uno dei migliori allenatori della storia del calcio, in virtù dei numerosi titoli conseguiti sia a livello nazionale che internazionale soprattutto durante gli anni cinquanta e sessanta. Una volta durante le partite internazionali di calcio si inveiva sempre contro l’arbitro. Finale persa 5-2 dal Brasile, dopo che lo stesso Liedholm aveva portato in vantaggio i gialloblu svedesi. Gli allenatori stranieri sono soltanto due, Juric al Genoa e Mihailovic al Torino, mentre tutti gli altri allenatori di Serie A sono italiani. L'ultimo allenatore straniero in grado di rimanere per più di due stagioni consecutive alla guida di una squadra italiana è stato Rudi Garcia. Il sito ufficiale dell'AIAC - Associazione Italiana Allenatori Calcio, qui potrai trovare informazioni su come diventare allenatore, esercitazioni tecniche, informazioni sulla tutela dei tuoi diritti, su come svolgere correttamente il tuo ruolo da allenatore e tante informazioni utili per la tua passione di allenare In patria è soprannominato El Maestro, anche in riferimento alla sua passata carriera di insegnante, Oscar Tabarez, “El Maestro”, ritratto sulla panchina dell’Uruguay. Ancora esperienze con il Cagliari e il Lugano quindi il Il 17 febbraio 2017 viene ufficializzato il ritorno come allenatore al Pescara dopo cinque anni al posto dell’esonerato Massimo Oddo. I blu vinsero il proprio girone sopravanzando i quotati Paesi Bassi del calcio totale, la Germania Est e il Lussemburgo, ma furono sconfitti ai play-off dall’Unione Sovietica. Con i “cigni vinse la Coppa d’Olanda 1974-1975, battendo in finale il Twente; nella stagione successiva raggiunse i quarti di finale della Coppa delle Coppe, venendo eliminato dagl’inglesi del West Ham. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. Bemessungsgrundlage für den Erfolg eines Trainers ist die durchschnittliche Punkteausbeute pro Spiel. - Associazione Italiana Allenatori Calcio Oltre al Palermo, guidò Siracusa, Valdagno e Juve Bagheria. José Mário dos Santos Mourinho Félix, noto semplicemente come José Mourinho Setúbal, 26 gennaio 1963), è un allenatore di calcio ed ex calciatore portoghese, tecnico del Manchester United. Herrera rimarrà alla guida dei bianconeri fino al 1969, vincendo con una Juve Operaia priva di fuoriclasse lo scudetto dell’annata 1966-1967 — rimasto nella memoria per il sorpasso all’ultima giornata su di una crepuscolare Grande Inter —e, in precedenza, la Coppa Italia della stagione 1964-1965, anch’essa a spese dei nerazzurri; nel 1968 portò inoltre per la prima volta i piemontesi a una semifinale europea, quella di Coppa dei Campioni, cedendo il passo al Benfica di Eusébio. Dopo aver vinto tutto sulla panchina del Milan, il tecnico emiliano decide di ripartire da quella che è e sarà ancora una vera e propria colonia calcistica italiana all’estero: il Chelsea. Il segretario generale della Juventus Artino era rimasto impressionato dalla coppia dello Slavia Praga Vycpálek-Korostelev. “Ciao Paolo… i giocarori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori. Alla guida della squadra torinese per il successivo triennio, Vycpálek vinse due scudetti consecutivi nelle stagioni 1971-1972 e 1972-1973, disputando poi nel 1973 le finali di Coppa dei Campioni e Intercontinentale. La carriera di Herrera in panchina prese il via dove aveva trovato conclusione quella da calciatore, in terra iberica, guidando nella prima metà degli anni 1960 compagini di secondo piano come il Rayo Vallecano, ilTenerife, il Granada, il Real Valladolid, l’Espanyol e soprattutto l’Elche, dove consolidò la sua crescente fama. Come allenatore, fu in Italia fra i primi ad adottare con sistematicità la disposizione difensiva a zona, sui modelli delle nazionali olandese e brasiliana. Gli Azzurri, infatti, hanno in bacheca un solo trofeo continentale. La lista di tutti gli allenatori della Nazionale di calcio. Il 2 gennaio 2011 gli viene conferito il premio di Commissario tecnico dell’anno IFFHS con 200 punti. MAGLIE E NUMERI IN LIBERTA’ STORIA DI UN CAMBIAMENTO: QUANDO L’11 ERA L’ALA SINISTRA, PARCO DORIA USATO PER IL TRENO DA 4MILA GENOANI, 1958 – 1959: NELLA SERIE C A DUE GIRONI TONOLI E MINO PERSENDA, E’ MORTO PAOLO ROSSI L’EROE DEL “MUNDIAL” E DEL LANEROSSI VICENZA, MONDIALI 2022: CI TOCCA LA SVIZZERA E RITORNA LA BATTAGLIA DI BELFAST. Czeizler, commissario tecnico dell’Italia nel 1954, assieme a Boniperti e Frignani. Il 21 maggio 2016 lascia lo Shakhtar Donetsk dopo dodici anni, e tre giorni dopo firma un contratto biennale con i russi dello Zenit San Pietroburgo. Poliglotta, fu un tecnico dallo stile di gioco offensivo. Nella stagione 1938-’39, quella successiva al trionfo francese, infatti, l’Inter era allenata dal tedesco Cargnelli, il Bari dall’ungherese Ging, il Bologna dall’austriaco Felsner, il Genoa dal “decano” inglese Garbutt, la Lazio dall’ungherese Viola, il Livorno dall’ungherese Lelovich, il Milan dall’ungherese Banas, il Napoli dall’ungherese Payer, il Torino dall’ungherese Egri-Erbstein, la Triestina dall’ungherese Nehadoma.